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Dal punto di vista
della monetazione Locri Epizefiri ha una tradizione quantomeno
singolare rispetto alle altre città della Magna Grecia e
del mondo greco in generale (eccezion fatta per Sparta, e
non è un caso viste le affinità che con essa aveva
l'antica Locri).
Nella colonia locrese, infatti, si incominciò a coniare
monete molto tardi, durante il IV sec. a.C. (mentre altrove
era una pratica comune già dal VI sec. a.C.).
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MONETA LOCRESE D'ARGENTO (IV sec. a.C.)
(Immagine tratta dall'archivio privato del Prof. G. Incorpora)
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Ciò si deve alla particolare natura molto conservatrice (che si fondava, va ricordato, sulla severissima legislazione
di Zaleuco) della classe dirigente locrese, la quale
preferiva mantenere inalterata la struttura economica della
città, basata sulla proprietà terriera, piuttosto che
incentivare il commercio, senza il quale la coniazione di
monete non era necessaria.
Durante gli scavi, comunque, sono state rinvenute anche
monete del VI e V sec. a.C. di varia origine (Sibari,
Caulonia, Crotone, ecc.) che fa supporre che, nonostante a
Locri non si coniassero monete, durante gli scambi con altre
città, i commercianti locresi accettavano in pagamento
monete.
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MONETA LOCRESE D'ARGENTO (IV sec. a.C.)
(Immagine tratta dall'archivio privato del Prof. G. Incorpora)
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Grazie alle Tabelle dell'archivio del
Santuario di Zeus Olimpio,
gli studiosi sono stati in grado di ricostruire
quello che fu il sistema monetario locrese che, nonostante
sia nato piuttosto tardi, fu abbastanza articolato; ed a
testimonianza di ciò, tra scavi ufficiali e scoperte
clandestine (moltissime monete, infatti, si trovano oggi
all'estero in musei o collezioni private, vendute
clandestinamente), a Locri sono state recuperate migliaia di
monete antiche.
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MONETA LOCRESE D'ORO (IV sec. a.C.)
(Immagine tratta dall'archivio privato del Prof. G. Incorpora)
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Le monete recuperate sono essenzialmente di tre tipi: d'oro
(molto rare), d'argento e di bronzo, ed abbracciano un
periodo molto ampio, dal VI sec. a.C., fino addirittura al
periodo bizantino ed oltre.
Le più belle ed importanti si
possono ammirare oggi al Museo Nazionale di Reggio Calabria;
mentre alcune collezioni sono visitabili presso lo stesso
Museo Archeologico Nazionale di Locri Epizefiri.
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